Sveglia alle 2.50 ..., di aver
prenotato la partenza da Bergamo lo sapevo, ma chi si era accorto di
aver prenotato un aereo alle 6,10? Un piccolo dettaglio che mi era
sfuggito e che ci ha costretti ad una levataccia notturna.
Poco
male: un caffè veloce, vestizione super rapida, un bacio alle
piccole ed alle 3.11 esatte siamo già in partenza. Cercavamo Brescia
est e finiamo invece sulla nuova tangenziale, con ancora i lavori in
corso e qualche curva di quelle che se sei rincoglionito dal sonno è
meglio prendere molto adagio, un attimo di smarrimento ci assale
quando dopo una valanga di km, vediamo cartelli A4 andare e venire ma
di caselli nemmeno l'ombra...finalmente ce la facciamo, si finisce a
prendere l'autostrada a Palazzolo e in poco tempo siamo
all'aeroporto. Check in, altro caffè (e sarà l'ultimo buono che
berrò), un bacio anche a mia moglie e via verso l'imbarco, solo
allora comincio seriamente a pensare a quello che sto facendo, a cosa
significa questo viaggio per me e a quanto tempo gli ho dedicato in
questi ultimi 2 mesi. Partiamo puntuali e per tutto il viaggio il mio
vicino di sedile dorme come un ghiro con brevi intervalli di pochi
minuti così non scambio una parola e mi sorbisco in solitudine la
marea di messaggi commerciali ryanair talmente convincenti che verso
la fine del viaggio mi viene quasi voglia di prendermi un bel profumo
Christian Dior o comprare 7 gratta e vinci alla meravigliosa offerta
di 10 euro anziché 14! Oltretutto l'assistente di volo sardo pare la
versione mignon di Aldo di Aldo,Giovanni e Giacomo e sembra avere dei
grossissimi problemi nel leggere questi messaggi ed ogni volta si
trova a leggerli fermandosi ogni 5 parole, mangiandose metà ed
improvvisando le altre...roba da Zelig....Poco prima dell'arrivo
riesco anche ad uccidere definitivamente il mio stomaco con una
meravigliosa brioche alla crema che pare uscita da Mirafiori
piuttosto che da una pasticceria e un cappuccino ryanair gusto acqua
sporca.
Comunque in anticipo si arriva a
Tenerife Sur, prima dell'atterraggio attraversiamo una fitta coltre
di nubi e atterriamo con un tempo di cacca preciso identico a quello
che avevo lasciato a Bergamo, a me poco importa ma i giovani
spiaggiaroli di los cristianos sembrano piuttosto interdetti dalla
meteo poco clemente. Vado subito a ritirare l'auto prenotata dove
ovviamente non mi accettano la carte prepagata che mi avevano loro
stessi garantito di accettare, avrei voluto protestare e l'avrei
sicuramente fatto se non avessi avuto anche la carta di credito
dietro per sicurezza. Ritiro quindi la mia skoda Fabia, l'aria è già
afosa, imposto il navigatore mentre accendo la radio che mi accoglie
a Tenerife con un tale Miguel cxhe sembra la versione spagnola dei
Sonhora o di Justin Timberlake e canta una boiata No puedo olvidarme
de ti ecc ecc. In compenso scopro con piacere che capisco tutto
quello che dice lo speaker ma il mio ottimismo sul mio livello di
spagnolo subirà subito un brusco abbassamento nelle ore successive.
Sotto una cappa di nubi grigie che
comincia a sparire solo verso Arafo guido sereno sull'autostrada del
sur e mi godo il panorama piuttosto squallido per i miei gusti:
Lava, cespugli alti un metro e case sparse ovunque, mi bastano 30 km
di autostrada per dirmi che in un posto del genere non ci potrei mai
vivere. Intanto i km passano, grazie al navigatore becco l'uscita
giusta per Puerto prima di Santa cruz e l'autostrada coimincia un
simpatico sali scendi che sembra mettere a dura prova la skoda che
pare avere molti di più dei suoi 79000 km e pare che anche il
serbatoio ne risenta, scendendo molto più velocemente del
previsto....per la mia gioia.
All' altezza della Laguna scopro che
esistono anche qui Decathlon, Leroy Merlin e MediaWorld anche se si
chiama Mediamarkt e finalmente intravedo su una collinetta qualcosa
che possa definirsi albero dopo 40 km di deserto roccioso. Dopo un
po' di curve e su e giù mi ritrovo quindi sul lato Nord dell'isola,
dove resto un po' sconvolto dalle pendenze...le foto ti fregano
sempre, maledetto Google earth, l'autostrada corre ben più in alto
del livello del mare....passo le uscite di tutti i paeselli che tanto
volevo vedere, El Sauzal, Tacoronte, La Matanza De Acentejo: mi ero
immaginato una spianata ed invece l'autostrada taglia a metà una
sorta di pendio montano vero e proprio che spesso termina con delle
scogliere rocciose a picco sul mare. La prima impressione anche qui
non è molto positiva, mi aspettavo qualcosa di completamente
diverso, troppe case, troppo traffico...non mi piace proprio, spero
solo di potermi ricredere nei giorni successivi.
L'autostrada ora scende veloce,
finalmente becco l'uscita per Puerto e via in picchiata verso il
mare! Fabrizio mi aveva accennato a qualche problema di parcheggio
nelle vicinanze dell'appartamento ma quello che sta per succedermi va
ben oltre la mia immaginazione...
Il navigatore mi porta esattamente
davanti al mio numero civico alle ore 12.30, è sabato...un caos di
auto e corriere e di parcheggi liberi neanche l'ombra, resto
affascinato dallo stile di parcheggio canario, noi abbiamo la spina
di pesce, loro la spiga di grano cioè una spina di pesce al
contrario: praticamente parcheggiano lungo le strade entrando in
retro rispetto al senso di marcia cosicchè una volta trovato
parcheggio devi mettere la freccia, quello dietro deve capire che
vuoi parcheggiare e farti fare manovra: l'effetto evidente di questo
è che la retromarcia è più difficile rispetto ad entrare di muso
cosicchè non sempre tutti beccano le righe giuste e questo comporta
che tutti quelli che parcheggiano dopo seguono quello che ha
sbagliato trasformando spesso la spiga di grano in parcheggio alla
cazzo di cane...(vedi foto) anche se nel loro caos devo dire che
riesco a mantenere un ordine sufficiente.
Tipico parcheggio canario con perfetto allineamento ... |
Comincio comunque a girare in tondo
come un cretino per vedere se trovo un buco ma non se ne parla,
passano 4 giri, comincio ad allargare sempre più il mio giro, i
minuti passano, niente di niente, 10, 20, 30 minuti...altrochè
spirito canario, mi escono i peggiori improperi veneti e come per
magia dopo decine di imprecazioni varie e dopo solo 45 minuti trovo
uno che sta per uscire: che emozione...il mio primo parcheggio
canario in retromarcia!
Scendo sudato, l'aria è calda e
piuttosto afosa, ora devo solo trovare il bar di Fabrizio e andare
con lui all'appartamento, beccato, Fabrizio non c'è perchè mi
aspettava già in casa cosicchè mi prendo un caffè al bar e lo
aspetto, quando arriva ci facciamo 2 chiacchere e dopo un quarto
d'ora torno verso l'auto per prendere le valige. Non appena mi
avvicino all'auto vengo letteralmente assalito dagli automobilisti
come un pezzo di carne dentro una vasca di pirahna: Va a salir? Va a
salir? Va a salir? (Sta uscendo?) No, no, no no me voy a salir porca
troia!!!! Fatta vaslige alla mano arrivo di nuovo al bar, via
all'appartamento, spiegazioni di rito e mi butto esausto sul letto.
Uno delle centinaia di cartelli di vendita o affitto |
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