Il contadino delle stelle è un immagine poetica, tra sogno e realtà.
Il sogno di chi ama la terra, di recuperare e far vivere ancora un mondo più a misura d'uomo ed in armonia con la natura e la realtà
dura ma meravigliosa di un lavoro che non era un lavoro ma un modo di essere.
Questo blog nasce per raccontarvi un po' le peripezie della mia vita, le mie esperienze con la terra, i miei esperimenti di ecologia ed autosufficienza.
Per tornare a camminare passi leggeri su questo pianeta, raccontarsi, confrontarsi, incontrarsi...

martedì 23 novembre 2010

Saviano/Fazio vs Grande Fratello

Allelujah, si gridi al miracolo!!!
Nel pianeta Italia c'è ancora vita!
Non mi voglio illudere ma pensare che un programma veramente serio che parla di cose serie abbia sonoramente bastonato nell'audience quel calderone di minchiate che è il GF mi fa godere e ben sperare che qualcosa si stia muovendo.
Forse il tentativo di rincoglionimento globale fatto di veline e buone domeniche sta fallendo?
C'è aria di cambiamento, c'è voglia di cose concrete, reali che abbiano a che fare con la vita quotidiana delle persone, della gente che non trova lavoro, della gente che deve pagare il pizzo, della gente che vuole giustizia.
Voi che avete ascoltato le parole di Saviano, uscite alla scoperto e cominciate a guardare al di fuori del vostro giardino, solo così sarà possibile riappropriarsi di quel diritto innegabile ad una vita dignitosa e che veramente si possa chiamare vita.
Perchè se vi stanno a cuore le sue parole, vi deve stare a cuore tutto quello che ci gira intorno, appunto la giustizia, l'ambiente, il lavoro.
Il cambiamento, è anche il titolo di un bel sito nato da poco http://www.ilcambiamento.it/, di cui vi consiglio vivamente di richiedere la newsletter: denunciare cosa va male va bene ma poi occorre rimboccarsi le maniche per far andar meglio le cose! E' un sacrificio lo so, ma ognuno nel suo può fare qualcosa e trovare il modo per farlo perchè ricordiamoci che a questo mondo abbiamo dei diritti ma anche dei doveri ed il senso civico, è un nostro dovere enorme verso la collettività.
Ciao

domenica 7 novembre 2010

Monumento al Villano

E' passato quasi un anno e mezzo da quando l'anno scorso in ferie, mi trovavo di passaggio in quel di Pitigliano.
Per chi non lo sapesse Pitigliano è uno dei più bei borghi della Toscana e si erge su uno sperone tufaceo a dominare la maremma grossetana, la stessa Maremma dove la tradizione agricola è così viva e ben radicata, talmente radicata che con mio stupore, avvicinandomi incuriosito ad un bronzo raffigurante ad altezza reale un asino ed un uomo, ho scoperto essere il monumento al Villano con tanto di stupenda poesia dedicata.
Ve la ripropongo in versione integrale perchè merita di essere letta e meditata; vi lascerò infondo  solo un appunto sulle note finali.

IL VILLANO
Padre, voglio sapere chi è villano
 Figlio mio se pensi ad un uomo
che prega col cappello in mano
mentre inginocchiato invoca Dio,
pensi a chi piange, bestemmia
poi chiede perdono
mentre asciuga il sudore
e carezza le spighe di grano
quello ha il titolo di "Villano"

Se vedi colui che ha il sorriso
mentre raccoglie grappoli dorati
o piange e si dispera
per le delusioni dell'umano,
prende gli attrezzi da lavoro
con la forte e callosa mano
o si siede in mezzo al campo
quando la fatica tormenta le sue membra
poi ritrova sempre la sua forza
quello figlio mio è il "Villano"

Se conosci un uomo
che del trifoglio ama il profumo
che ama l'aroma del fieno,
che ama produrre frutti profumati,
che ama la tranquillità e la pace,
che ama la sorgente pura
la rugiada al nascere del sole,
allora figlio mio sei al cospetto
del figlio che di Dio è il prediletto
a quell'uomo puoi stringere la mano
perchè ha il nobile titolo di " Villano"
Nerio Persi

A noi posteri e figli di villani, il dovere di erifere un monumento dove l'uomo e il somaro esprimono il lavoro...la fatica...la sofferenza...la speranza di una vita migliore e che oggi è diventata certezza.
Italo Funghi, 30 Aprile 2006

...certo io non ho vissuto la fame, la schiena spaccata sotto il sole (in parte si...), le malattie ma che la vita migliore sia diventata certezza proprio non mi sento di sottoscriverlo.
Non mi  stancherò mai di ripeterlo: quanto abbiamo barattato per il nostro presunto benessere?
Avrei volentieri preferito non vedere il disastro petrolifero in Florida, il buco nell'ozono, lo scioglimento dei ghiacciai, la gente crepare di tumori continuamente, l'isola di plastica nel mezzo all'oceano, l'abbattimento della foresta amazzonica, il cromo nei fiumi, i bidoni radioattivi che percolano nelle falde acquifere....
 Che la meditazione sia con voi