Il contadino delle stelle è un immagine poetica, tra sogno e realtà.
Il sogno di chi ama la terra, di recuperare e far vivere ancora un mondo più a misura d'uomo ed in armonia con la natura e la realtà
dura ma meravigliosa di un lavoro che non era un lavoro ma un modo di essere.
Questo blog nasce per raccontarvi un po' le peripezie della mia vita, le mie esperienze con la terra, i miei esperimenti di ecologia ed autosufficienza.
Per tornare a camminare passi leggeri su questo pianeta, raccontarsi, confrontarsi, incontrarsi...

domenica 15 dicembre 2013

Hic et nunc

L'avventura canaria è giunta al capolinea per il momento, il treno del cambiamento l'ho preso, forse non era il treno giusto, forse l'orario sbagliato o forse scoprirò che era giusto fra qualche tempo ma l'importante era partire, ho visto posti, conosciuto persone, gioito, sofferto, parlato, vissuto emozioni, creato ricordi.
A proposito di ricordi,  mi viene in mente una frase di "Esco" dei CSI:
"E' l'instabilità che ci fa saldi ormai negli sgretolamenti quotidiani.":  beh, proprio saldo non direi, abituato forse o meglio incallito ormai, eh già si cambia rotta di nuovo, si riparte.
I continui cambiamenti non sono per tutti, soprattutto se ti portano da situazioni con una parvenza di tranquillità a situazioni in cui ti ritrovi a farti mille domande sul tuo futuro e sulle tue spalle pesa il futuro anche di altre persone.
In questa situazione tentare la strada del cambiamento è sempre rischioso ma torno a ripetere che sono convinto che siamo nell'era del cambiamento. Provarci per me è d'obbligo, devi corazzarti bene per gestirne però le conseguenze: nel bene e nel male. L'unico buon sistema che ho trovato sinora per gestire l'ansia del futuro è semplicemente vivere di più  il presente.
Per questo non parlerò dei miei progetti futuri nel mio prossimo post, il mio progetto futuro sarà parlarvi del vermicompost: terra, scarti di cibo e lombrichi, hic et nunc!

domenica 18 agosto 2013

Amici ragni: Argiope lobata




Ecco un bell'esemplare di Argiope lobata ritrovato in area montana al centro di Gran canaria.
Parente stretto del più famoso Argiope bruennichi (volgarmente detto ragno tigre), voglio ricordarvi che gli Argiope sono assolutamente innocui e se ne trovaste qualcuno nel vostro orto, ringraziatelo per avervi degnato della sua presenza, piuttosto che scacciarlo in malo modo o peggio ancora ucciderlo senza motivo (non sia mai!!!!). L'Argiope infatti come tutti i ragni, preda numerosi insetti che possono essere dannosi all'orto ed ho visto con i miei occhi Argiope cibarsi allegramente di grosse locuste...inoltre essendo un ragno dalla crescita rapida è sempre piuttosto affamato e quindi contribuisce ancor di più a far pulizia nel nostro orto :-)

Argiope lobata (femmina)



Argiope bruennichi (femmina)

martedì 23 aprile 2013

Ancora Teide e campagna

Un altra gitarella al Teide, questa foto è presa da un bellissimo e isolato Mirador, che si trova salendo al
Teide dalla strada da La Esperanza 


Panza de burro e Vista del Teide in lontananza

In queste foto invece si può apprezzare l'esplosione di colori primaverile, cui si accompagna un gran fermento del mondo degli insetti, fortunatamente qui non si usano i diserbanti per pulire i bordi delle strade e le fioriture selvatiche sono abbondanti in primavera

La "classica" Vanessa atalanta


Aggiungi didascalia

Prato di borragine







Anaga




L'estremo nord-orientale dell'isola di Tenerife è la parte più antica dell'isola ed è interamente ricoperto da un massiccio montuoso caratterizzato dalla costante copertura boschiva di laurisilva.
La laurisilva è un preziosissimo "reperto" storico delle antiche foreste umide subtropicali del pliocene (tra i 5,3 e i 2,6 milioni di anni fa!!!) , endemico della macaronesia (di cui le canarie fanno parte),  e di cui restano ormai poche tracce a macchia di leopardo tra le canarie e le azzorre.
Le foreste di laurisilva sono caratterizzate dalla presenza di varie specie di lauracee e da un gran diversità di vita vegetale ed animale. A Tenerife l'esempio più grande è appunto la foresta di Anaga, un luogo magico, soprattutto inoltrandosi tra questi boschi di rami intrecciati e contorti che nella fantasia richiamano i boschi di elfi, gnomi e fate.








La non-vista dal Mirador de Carmen del cruz






Tenerife, non solo mare

Giorno 4: Ho bisogno di un po' di bosco e un po' di montagna. Parto sulla TF-5 ma decido di dare un occhio al paesino di El Sauzal e scopro con mio piacere che rispetto agli altri posti visitati El Sauzal è molto più curato ed ha una invidiabile posizione panoramica sull'oceano. Al contrario degli altri paesi mi ritrovo dentro zone residenziali con villette con giardino e villoni, zone residenziali palesemente per turisti e turisti di un certo livello ed infatti scoprirò più tardi che El Sauzal è meta di tedeschi bene abbienti. Dopo uno sguardo ed alcune foto dal Mirador de la Garanona torno verso l'autostrada e mi imbatto nel cartello che indica La casa del vino Baranda, noto luogo turistico dove mi avevo consigliato di fare un giro e possibilmente una mangiata nel ristorante. Così seguo il mio istinto e mi fermo. Dentro il luogo è veramente bello, una vecchia casa in perfetto stile canario con un bel patio interno, che ospita u ristorante, il museo del vino, il museo del miele ed una enoteca che vende rigorosamente solo vini locali. Vista l'ora decido di fermarmi a pranzare e bere un buon bicchiere di rosso locale. Scelta azzeccata: locale curato e pittoresco, terrazza vista oceano, piatti ottimi e vino buono, oltre ad un annesso piccolo giardino con piante autoctone. Il conto è abbastanza salato ma devo dire che ho sbagliato con l'ordine finendo per mangiare come un porco! Alla cassa poi ho la sorpresa finale, dopo un ora a sforzarmi di parlare spagnolo sento voci italiane con accenti "conosciuti": i gestori sono non solo italiani ma veneti!!!
Il bello è che uno dei due è originario di Vicenza a 10 km da casa mia...l'imprenditoria veneta fa scuola anche a Tenerife.
Così dopo un po' di chiacchere mi consigliano di visitare la zona intorno a L'Esperanza e da salire verso il Teide, decido quindi di cambiare i miei progammi che prevedevano una salita verso le foreste di Anaga e parto spedito. Dopo un po' di km mi ritrovo finalmente in un atmosfera familiare: verde, boschi, aria fresca, profumo di resina nell'aria...entro in pieno nella corona forestale, il bosco è veramente bello con pini secolari dai rami contorti, faccio un bel po' di km e decido di fermarmi nei vari Miradores sparsi lungo il tragitto dove puoi fermarti a scattare foto. Il bello qui è che anche quando fabrutto puoi sempre trovare il sole, basta salire oltre la coltre di nubi che si ferma ai piedi del teide tra i 1000-1500 mt. Oltre quell'altezza puoi vedere la famosa Panza del Burro, il mare di nubi che ti dà l'impressione di vedere il mondo dall'aereo.
Mi fermo in un bellissimo Mirador nascosto, il mirador de Chipeque, molto bello, mi fermo a scattare foto e a godermi i raggi del sole e la vista del Teide.
Ecco una carrellata di foto...






Fringuello azzurro delle canarie (non ricordo il nome esatto.....)



La Panza del Burro


Lucertola canaria (lucertolone in realtà)

Giochi di colori lavici



Giochi di ombre sulla sabbia lavica

Tramonto e Teide sullo sfondo




Marte?

sabato 20 aprile 2013

Puerto - Icod

Giorno 2: Puerto a piedi
Il secondo giorno cerco di svegliarmi presto ma ovviamente cotto dal giorno prima non ci riesco e finisco per svegliarmi alle 11.
Poco male mi dico, è domenica e devo ancora fare la cosa più importante: trovare un benedetto "locutorio" (che non ha a che fare con l'obitorio ma è il call center-internet point spagnolo). Dopo qualche su e giù per le stradine di Puerto ne becco uno aperto di domenica (un miracolo) e dopo appena 2 ore riusciamo ad attivare la sim che mi riporta in contatto con il mondo...

Giochi di piccioni - Puerto
Ancora scovolto dai problemi di parcheggio del giorno precedente, non ho il coraggio di spostare la macchina e decido di vedermi bene il centro storico ed il lungo mare: ci sono i soliti artisti di strada, i soliti vecchietti e un po' di famigliole e ne approfitto per dare sfogo alla voglia di foto anche se quelle che vedete qui non sono le migliori ma sono estratte a caso dalle miniature visto che non ho alcun programma per aggiustarle :-(
Mi giro quindi bene tutto il centro storico e mi fermo a fare diverse foto al porticciolo dove le onde che si infrangono e l'odore di mare nell'aria creano una giusta miscela meditativa.
Time..... - Puerto de la cruz


Piscine Martianez - Puerto
Dopo un paio d'ore arrivo a due conclusioni: 1) le onde sono stronze: quelle più belle e scenografiche arrivano sempre quando hai appena messo via la macchina 2) i gabbiani sono stronzi come le onde: arivano a fare le loro acrobazie quando non li inquadri..... 
Il centro storico è bellino, piccolo ma senza auto e sempre con una marea di locali in affitto e vendita. L'unico posto dove non trovi da affittare è Plaza del Charco dove agli affitti alti pare corrisponda un quasi certo successo commerciale.
Scopro anche dov' è la Zumeria El limòn che diventerà uno dei miei posti preferiti per mangiare vegetariano, non trovare turisti e bere degli ottimi frullati di frutta e verdura in un ambiente veramente semplice e arredato con gusto.

Palme - Puerto de la cruz


Granchi onnipresenti sugli scogli di Puerto


Playa Jardin - Puerto de la cruz


Giochi di ombre - Puerto 
Festoni in piazza a Icod de los vinos
Il giorno successivo finalmente prendo l'auto, comincio ad avere voglia di esplorare un po' quest'isola e decido di spingermi verso ovest. Icod de los vinos è uno di quei paesi che tanto avevo letto in giro e che tanto volevo vedere, è famoso per la sua Draceana millenaria e...basta. Esco quindi da Puerto e mi immetto sulla tf-5 la famosa autostrada cosicchè posso darmi un occhio a tutta la vallata dell'Orotava che da questa autostrada  viene tagliata in due: la mia vista si perde in un marasma di case e agglomerati multicolore della peggior specie, macchie di verde si alternano a case e palazzi letteralmente ovunque, mi chiedo cosa doveva essere questa vallata prima dell'arrivo dell'edilizia selvaggia, la vallata che il naturalista Humboldt aveva contemplato restandone estasiato dalla bellezza: ora non c'è proprio nulla di cui restare estasiati quanto piuttosto da restare parecchio schifati di come l'uomo riesca sempre a rovinare in modo indelebile i paesaggi.
Lungo l'autostrada passo per Los realejos, altro anonimo paesotto stile Lamezia Terme o Torre del Greco ed alla fine arrivo a Icod....che di pittoresco non ha nulla: comunque tornerò sull'argomento architettura nel prossimoi post.
Intanto vi lascio alcune foto anche di Icode del suo "centrino" storico ftto da 1 piazza
Convento francescano Icod - sede anche della biblioteca

Iglesia de San Marcos - Icod de los Vinos

Il famoso Drago (Dracaena draco) millennario di Icod








Giochi di piccioni - Puerto

giovedì 18 aprile 2013

Partenza e arrivo a destinazione...Tenerife!!!!


Sveglia alle 2.50 ..., di aver prenotato la partenza da Bergamo lo sapevo, ma chi si era accorto di aver prenotato un aereo alle 6,10? Un piccolo dettaglio che mi era sfuggito e che ci ha costretti ad una levataccia notturna.
Poco male: un caffè veloce, vestizione super rapida, un bacio alle piccole ed alle 3.11 esatte siamo già in partenza. Cercavamo Brescia est e finiamo invece sulla nuova tangenziale, con ancora i lavori in corso e qualche curva di quelle che se sei rincoglionito dal sonno è meglio prendere molto adagio, un attimo di smarrimento ci assale quando dopo una valanga di km, vediamo cartelli A4 andare e venire ma di caselli nemmeno l'ombra...finalmente ce la facciamo, si finisce a prendere l'autostrada a Palazzolo e in poco tempo siamo all'aeroporto. Check in, altro caffè (e sarà l'ultimo buono che berrò), un bacio anche a mia moglie e via verso l'imbarco, solo allora comincio seriamente a pensare a quello che sto facendo, a cosa significa questo viaggio per me e a quanto tempo gli ho dedicato in questi ultimi 2 mesi. Partiamo puntuali e per tutto il viaggio il mio vicino di sedile dorme come un ghiro con brevi intervalli di pochi minuti così non scambio una parola e mi sorbisco in solitudine la marea di messaggi commerciali ryanair talmente convincenti che verso la fine del viaggio mi viene quasi voglia di prendermi un bel profumo Christian Dior o comprare 7 gratta e vinci alla meravigliosa offerta di 10 euro anziché 14! Oltretutto l'assistente di volo sardo pare la versione mignon di Aldo di Aldo,Giovanni e Giacomo e sembra avere dei grossissimi problemi nel leggere questi messaggi ed ogni volta si trova a leggerli fermandosi ogni 5 parole, mangiandose metà ed improvvisando le altre...roba da Zelig....Poco prima dell'arrivo riesco anche ad uccidere definitivamente il mio stomaco con una meravigliosa brioche alla crema che pare uscita da Mirafiori piuttosto che da una pasticceria e un cappuccino ryanair gusto acqua sporca.
Comunque in anticipo si arriva a Tenerife Sur, prima dell'atterraggio attraversiamo una fitta coltre di nubi e atterriamo con un tempo di cacca preciso identico a quello che avevo lasciato a Bergamo, a me poco importa ma i giovani spiaggiaroli di los cristianos sembrano piuttosto interdetti dalla meteo poco clemente. Vado subito a ritirare l'auto prenotata dove ovviamente non mi accettano la carte prepagata che mi avevano loro stessi garantito di accettare, avrei voluto protestare e l'avrei sicuramente fatto se non avessi avuto anche la carta di credito dietro per sicurezza. Ritiro quindi la mia skoda Fabia, l'aria è già afosa, imposto il navigatore mentre accendo la radio che mi accoglie a Tenerife con un tale Miguel cxhe sembra la versione spagnola dei Sonhora o di Justin Timberlake e canta una boiata No puedo olvidarme de ti ecc ecc. In compenso scopro con piacere che capisco tutto quello che dice lo speaker ma il mio ottimismo sul mio livello di spagnolo subirà subito un brusco abbassamento nelle ore successive.
Sotto una cappa di nubi grigie che comincia a sparire solo verso Arafo guido sereno sull'autostrada del sur e mi godo il panorama piuttosto squallido per i miei gusti: Lava, cespugli alti un metro e case sparse ovunque, mi bastano 30 km di autostrada per dirmi che in un posto del genere non ci potrei mai vivere. Intanto i km passano, grazie al navigatore becco l'uscita giusta per Puerto prima di Santa cruz e l'autostrada coimincia un simpatico sali scendi che sembra mettere a dura prova la skoda che pare avere molti di più dei suoi 79000 km e pare che anche il serbatoio ne risenta, scendendo molto più velocemente del previsto....per la mia gioia.
All' altezza della Laguna scopro che esistono anche qui Decathlon, Leroy Merlin e MediaWorld anche se si chiama Mediamarkt e finalmente intravedo su una collinetta qualcosa che possa definirsi albero dopo 40 km di deserto roccioso. Dopo un po' di curve e su e giù mi ritrovo quindi sul lato Nord dell'isola, dove resto un po' sconvolto dalle pendenze...le foto ti fregano sempre, maledetto Google earth, l'autostrada corre ben più in alto del livello del mare....passo le uscite di tutti i paeselli che tanto volevo vedere, El Sauzal, Tacoronte, La Matanza De Acentejo: mi ero immaginato una spianata ed invece l'autostrada taglia a metà una sorta di pendio montano vero e proprio che spesso termina con delle scogliere rocciose a picco sul mare. La prima impressione anche qui non è molto positiva, mi aspettavo qualcosa di completamente diverso, troppe case, troppo traffico...non mi piace proprio, spero solo di potermi ricredere nei giorni successivi.
L'autostrada ora scende veloce, finalmente becco l'uscita per Puerto e via in picchiata verso il mare! Fabrizio mi aveva accennato a qualche problema di parcheggio nelle vicinanze dell'appartamento ma quello che sta per succedermi va ben oltre la mia immaginazione...
Il navigatore mi porta esattamente davanti al mio numero civico alle ore 12.30, è sabato...un caos di auto e corriere e di parcheggi liberi neanche l'ombra, resto affascinato dallo stile di parcheggio canario, noi abbiamo la spina di pesce, loro la spiga di grano cioè una spina di pesce al contrario: praticamente parcheggiano lungo le strade entrando in retro rispetto al senso di marcia cosicchè una volta trovato parcheggio devi mettere la freccia, quello dietro deve capire che vuoi parcheggiare e farti fare manovra: l'effetto evidente di questo è che la retromarcia è più difficile rispetto ad entrare di muso cosicchè non sempre tutti beccano le righe giuste e questo comporta che tutti quelli che parcheggiano dopo seguono quello che ha sbagliato trasformando spesso la spiga di grano in parcheggio alla cazzo di cane...(vedi foto) anche se nel loro caos devo dire che riesco a mantenere un ordine sufficiente. 
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Tipico parcheggio canario con perfetto allineamento ...















Comincio comunque a girare in tondo come un cretino per vedere se trovo un buco ma non se ne parla, passano 4 giri, comincio ad allargare sempre più il mio giro, i minuti passano, niente di niente, 10, 20, 30 minuti...altrochè  spirito canario, mi escono i peggiori improperi veneti e come per magia dopo decine di imprecazioni varie e dopo solo 45 minuti trovo uno che sta per uscire: che emozione...il mio primo parcheggio canario in retromarcia!
Scendo sudato, l'aria è calda e piuttosto afosa, ora devo solo trovare il bar di Fabrizio e andare con lui all'appartamento, beccato, Fabrizio non c'è perchè mi aspettava già in casa cosicchè mi prendo un caffè al bar e lo aspetto, quando arriva ci facciamo 2 chiacchere e dopo un quarto d'ora torno verso l'auto per prendere le valige. Non appena mi avvicino all'auto vengo letteralmente assalito dagli automobilisti come un pezzo di carne dentro una vasca di pirahna: Va a salir? Va a salir? Va a salir? (Sta uscendo?) No, no, no no me voy a salir porca troia!!!! Fatta vaslige alla mano arrivo di nuovo al bar, via all'appartamento, spiegazioni di rito e mi butto esausto sul letto. 

Uno delle centinaia di cartelli di vendita o affitto

domenica 7 aprile 2013

Finalmente ancora sapone - Artesan soap again !!!

2,5 kg di sapone artigianale all'olio di oliva bio con un po' di olio di cocco e profumato con olio essenziale di lavanda. Finalmente torno in partita....fare saponi è veramente divertente e creativo
Ho un sacco di nuove ricette in mente per i prossimi mesi
Restate in ascolto!
Ciao ciao

2,5 kg of good artesan soap with organic olive oil,  just a little of coconut oil and a good lavender scent....
Finally back in the game...soap making is so funny and  creative
A lot of new recipes to try next months
Stay tuned!
Bye




giovedì 14 marzo 2013

Primavera sui Colli Berici

I giorni passano e pian piano si avvicina il momento della partenza.
Ogni giorno, grazie anche alle discussioni con le persone più fidate, è un giorno di brain storming...montagne di idee, entusiasmi, ansie, voglia di fare, pigrizia...mi piace questo susseguirsi di alti e bassi che però sta portando alla fine un po' di chiarezza sul da farsi: cosa fare, dove andare, con chi parlare ma soprattutto cosa cercare anche se credo che poi sarà l'energia del luogo a dirmi tutto.
Nel frattempo è arrivata un po' di chiarezza anche in questo umido e piovoso inverno, regalandoci le prime avvisaglie di primavera con qualche bella giornata di sole. Non ne possiamo più di stare in casa e non appena si apre uno squarcio di luce ne approfitto per una bella passeggiata sui colli visto che ora ne ho il tempo.
Che sta arrivando la primavera se n'è accorto anche il bosco ed è tutto un fiorire di anemoni, primule, cornioli con i loro bei fiorellini gialli e saliconi su cui avidamente si buttano api, bombi e farfalle.
Tra i saliconi, in compagnia della fidata Lilla, mi son buttato anch'io l'altro giorno, attirato dal festoso e fragoroso ronzio. E' stato un piacere restare seduto su una pietrone dietro i cespugli, scaldato dal sole come una lucertola, a scattare decine di foto con il sottofondo musicale ronzante.
Credo sia passata più di un'ora senza accorgemene ma sono stato richiamato all'ordine dai mugugni di Lilla che aveva evidentemente più voglia di me di camminare...
Vi lascio alcune foto di una bella Vanessa e del volo delle api sul salicone
Ciao a tutti!





Ciao a tutti

mercoledì 20 febbraio 2013

Il cambiamento

Un anno dall'ultimo (e piuttosto misero) post....il buio....
Quante cose sono successe in questi due anni: nel 2010 ho cambiato lavoro e ora nel 2013... lo cambio di nuovo. No scusate, non cambio lavoro, questa volta non ne cerco un altro, questa volta cerco la mia vita. Questi due anni mi hanno insegnato molto, sono stati tempi di alti e bassi, di buio e di luce appunto, nel lavoro, in famiglia, con me stesso,  nel morale: ma è servito senza dubbio a riflettere su chi sono e cosa voglio.
La crisi è un enorme occasione diceva Einstein e io l'enorme occasione questa volta non me la voglio far sfuggire. Non so cosa sia, ma sento che qualcosa è cambiato tra il 2012 ed il 2013, c'è un energia diversa nell'aria, c'è un treno che sta passando, prendere o lasciare. E io lo prendo, ho lottato a lungo per poterlo prendere. Dove mi porterà ancora non lo so ma era importante prenderlo e cavalcare quest'onda.
Si, questi due anni mi sono serviti a prendere coscienza, a tirare le somme di anni di pensieri e idee, a decidere di partire. Sono stanco di sentire le persone lamentarsi, di sentire persone infelici della propria vita che poi non fanno nulla per cambiarla, di essere circondato di negatività: la mia strada è un'altra, le parole e le paure di chi mi dà del pazzo mi scivolano addosso senza lasciare traccia, i miei occhi riescono a guardare oltre adesso.
Ricordo che molti anni fa avevo scritto una poesia, recitava così:
"Maledetta tristezza, m'assale ogni volta
che mi accorgo che sto cambiando
Che cosa meravigliosa il cambiamento
Vita e morte nello stesso tempo"
Ecco questo è il cambiamento, all'inizio ci lascia spaesati e intimoriti, forse anche un po' tristi perchè non è mai facile lasciare il porto sicuro, ma il posto della tristezza viene subito preso dalla consapevolezza dell'eterno mutare delle cose.
A breve sarò alle Canarie, per sondare il terreno e capire se  il nostro progetto possa trovare laggiù terreno fertile dove nascere e se di conseguenza la nostra vita possa trovare la svolta che aspettiamo da tempo.
Penso e mi siedo su di una roccia scaldata dal sole, vento in faccia, guardo giù verso il bosco, guardo il tramonto e sorrido, felice di essere vivo......a presto