Io, che a onor del vero, non sono mai stato molto allineato, l'ho fatto mio in maniera quasi radicale (seppur non ancora totalmente espressa) abbandonando un possibile agiato e mediocre posto statale da tecnico di laboratorio per prendere in mano zappa, vanga e rastrello.
Nelle giornate a zappare, parlando con le piantine di insalata, mi rendo conto di come ogni mio colpo di zappa sulla terra sia come un sasso nello stagno che propaga le sue onde all'infinito e mai come adesso mi rendo conto del significato di quello slogan.
Il mio piccolo orto è un tassello di un enorme puzzle e in questo gioco per alcuni istanti posso permettermi di guardare solo il mio tassellino per poi però alzare lo sguardo verso il mondo-puzzle.
La terra è fine e mezzo e allora oggi zappando il mio orto penso che:
- nel silenzio e nel vuoto di grandi fratelli, truffe finanziarie e leggi ad personam è cominciato un nuovo colonialismo, in cui le super potenze non riuscendo a sfamare i propri cittadini si accaparrano i migliori terreni negli stati più poveri dell' africa facendo lievitare i prezzi dei terreni stessi e devastando le fragili economie locali.
- una sentenza del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dal Vicepresidente di Futuragra di poter liberamente coltivare mais transgenico in Italia, un mais che molti stati europei hanno vietato e che di fatto limita la libertà della maggioranza di cittadini e coltivatori che non lo vogliono.
- il Senato , giovedì 28 gennaio 2010, ha approvato tra le proteste generali l'articolo 43 della legge Comunitaria che significa che stiamo dicendo all'Europa che ce ne freghiamo delle sue leggi per la protezione dei volatili e dei loro habitat ma anzi si allunga di due mesi la stagione venatoria in due fasi delicatissime per i poveri pennuti...